venerdì 8 aprile 2011

Is there anybody out there?

Fa uno strano effetto pensare di tenere un blog senza lettori, follower o anche solo passanti occasionali. In effetti mettersi alla guida di una barchetta come questa nell'immensa rete che avvolge e riavvolge più volte il pianeta dà un certo senso di smarrimento. La verità è che ho fatto mio, prima ancora di conoscerlo, il consiglio numero quindici dei cento pubblicati da David Turnbull su http://www.dailyblogtips.com/ su come promuovere il proprio blog: "15: Wait."
Aspettare, anche solo per riordinare le idee, per mettere a fuoco i motivi reali che ci hanno spinto ad aprire una finestra sull'universo tra milioni di finestre. Aspettare di apprendere e comprendere i meccanismi.
E' anche vero che se la prima intenzione di questo blog è quella di vendere libri usati on line e la seconda è di porre in vetrina una manciata di vecchi testi accanto ad una manciata di belle parole, di scambio di opinioni o soltanto punti di vista, è chiaro che non può sopravvivere senza lettori.
Allo scopo di raccogliere informazioni in merito mi sono imbattuto in elenchi di trucchi e consigli più o meno attendibili, da operazioni pianificate a semplici comparsate sui social network. Ho trovato tutto molto divertente e come tante parole spese anche in altri ambiti da non prendere troppo sul serio.
Tra i siti più interessanti, anche per merito di sintesi, consiglio http://www.antoniocentorrino.com/.
Nell'attesa di apprendere attendo. Attendendo orde di seguaci attendo di apprendere.
   

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