giovedì 5 luglio 2012

Quale miglior motivo per tornare?

Non si tratta di un errore o di un'incauta sovrapposizione di date, non scrivo davvero da molto tempo. Diciamo che la mia interpretazione del blog come "diario on line" è un tantino personale... Quale miglior motivo quindi per tornare a scrivere di un articolo ricevuto sulle pagine on line di "E", mensile di Emergency, da una cara amica direttamente dall'Algeria, dove vive da qualche anno? E che brillante opportunità per il sottoscritto dar profitto a questa sorpresa e vita a quel "mio blog due.punto.zero" che da mesi meditavo. Nuova vita a queste pagine impolverate e aria alle mie stanze dopo il lungo piovoso inverno. Per completezza di cronaca riporto il mio commento postato all'articolo di Laura.

Brava Laura! Un contributo prezioso il tuo, da cogliere insieme a quello dei pochi che ci aprono gli occhi e da offrire ai molti che non vogliono vedere. Parafrasando il titolo di un vecchio caro disco dei Sonic Youth: siamo “il mondo del sogno ad occhi aperti”. Vediamo solo ciò che vogliamo vedere e il rischio che oggi tutti corriamo è di venire travolti dalle molte informazioni senza avere il tempo di approfondire. Leggere poco di tutto e non tutto di quel poco davvero importante. L’Algeria in fondo è solo un paese del nord Africa, tra paesi che pare abbiamo appena conosciuto una loro inaspettata primavera. Una svogliata pagina free press fa il suo giro nel vento artificiale prodotto dai vagoni di una metropolitana milanese nell’anno di grazia 2012…

Ricevo e volentieri pubblico

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Buon compleanno Algeria

4 luglio 2012versione stampabile

Sana Heloua ya Djazair. Cara Algeria, tanti auguri. Oggi compi 50 anni. Avrei voluto preparare qualcosa di speciale. Avrei voluto parlare della tua bellezza mozzafiato. Avrei voluto raccontare di Yasmine, Djamila, Zohra e delle altre moudjahidate, partigiane che hanno sacrificato tutto per la tua libertà.
Avrei voluto ricordare le riprese di Gillo ‘il biondo’, come dicono gli abitanti della Casbah di Algeri. Avrei voluto pensare alla festa di quei giorni, di quel 5 luglio del 1962, quando migliaia di algerini e algerine si riversarono nelle strade per gridare la loro gioia. Avrei voluto citare i tuoi poeti. Kateb Yacine, Matoub Lounes…Avrei voluto. E invece ancora una volta qualcosa ha rovinato la tua festa.
Per onorare i tuoi primi 50 anni i tuoi governanti hanno scelto di far uscire con Le Monde un dossier dedicato ai loro successi. Un intero speciale su di te, cara Algeria, intitolato ”Strategia internazionale”, con una lunga intervista del tuo presidente, Abdelaziz Bouteflika, e di ben sette ministri, da quello degli Esteri a quello delle Finanze e dell’Energia. Uno speciale a dire la verità un pò strano, con la pubblicita’ di Sonatrach e Algerie Telecom.
Poche ore dopo tutto e’ diventato chiaro. Si è scoperto che quel numero speciale di sedici pagine i tuoi governanti, lo avevano comprato. A quanto? Non lo so. Si è scoperto che le interviste non sono state fatte dai soliti giornalisti di Le Monde. Tutto lo speciale e’ stato realizzato da un’agenzia di comunicazione incaricata delle celebrazioni per il 50esimo anniversario della tua indipendenza.
E’ scoppiata la polemica. I redattori di Le Monde hanno protestato la loro direzione colpevole di non aver scritto che il supplemento era in realtà una pubblicità. Un supplemento ”non giornalistico” che ”nuoce gravemente alla credibilita del giornale”, hanno scritto, ”e al lavoro dei redattori”.
La tua festa si è trasformata nell’ennesima autocelebrazione grottesca di governanti. Però cara Algeria, tanti auguri te li faccio lo stesso. Te li meriti e, forse, ne hai bisogno.